EUROPEAN BEST: LE 100 VITE DI VICTOR MUHAMMAD

by Simone Paschetto
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La settimana passata, scorrendo le notizie sulla home page di un social network qualsiasi, mi sono imbattuto in un post che celebrava l’introduzione nella Hall of Fame britannica di Victor Muhammad; in un primo momento ho pensato che fosse un errore, e infatti lo era. Non si parlava della Hall of Fame ufficiale del football britannico, sempre ammesso che esista, ma solo di quella della pagina in questione.
Parlo di errore perché uno come Victor Muhammad di quella Hall of Fame dovrebbe essere la base.
Nato a Londra, nel 1966, all’anagrafe Victor Ebubedike, scopre il football a 17 anni, mentre sta facendo una passeggiata a Hyde Park. Nota dei ragazzi giocare a football, si avvicina incuriosito e chiede di potersi unire a loro, è appena entrato a far parte dei London Ravens.
Sono gli anni 80 e il football si sta espandendo in tutta Europa, almeno in quella occidentale e il Regno Unito non è da meno. Anche se leggermente in ritardo rispetto a Italia, Francia e Germania, il livello è notevole, ma i problemi sono quelli di sempre, il movimento è diviso e disperde energie. I Ravens vanno forte, vincono il primo campionato nel 1985 e per due volte di fila, nel 1986 e 1987, la neonata lega professionistica britannica, sponsorizzata dalla Budweiser.

Nel 1988 i Ravens ospitano, a Londra, il secondo Eurobowl. Gli ingredienti per il successo ci sono tutti, ma i corvi, favoritissimi, mancano clamorosamente l’appuntamento e vengono eliminati al primo turno da un team su cui nessuno avrebbe scommesso una sterlina, gli Amsterdam Crusaders .

E’ l’inizio della fine dei London Ravens, che chiuderanno i battenti solo due anni dopo, ma non per Victor, per lui è solo l’inizio.
Riceve una borsa di studio dal Harper College di Schaumburg, Illinois, dove contribuisce a portare il team al Bowl, impressionando a tal punto da ricevere un’offerta da Arkansas University. Qualcosa però va storto, il suo Head coach John Eliasik, che non lo ha mai visto di buon occhio, mette il veto e non se ne fa più nulla.
Chiusa una porta, si apre un portone e, nell’estate del 1990, arriva l’invito al camp dei New York Jets.

Victor è l’ultimo runningback ad essere tagliato, ma anche così, l’avventura è ben lontana dal finire, non sarà NFL per lui, ma WLAF, sì.
Il 1991, infatti, è l’anno della prima World League, la versione globale di quella che sarà la NFL Europe, e Victor è scelto dai London Monarchs con i quali diventerà campione nel primo World Bowl, giocato a Wembley.
La lega dura solo due stagioni dopo di che Victor si trasferisce prima ai Barcelona Howlers, con cui vince il campionato spagnolo del 1992 e poi con i Manchester Spartans, insieme ai quali farà l’esperienza della FLE.
Qui finisce la storia di Victor Ebubedike e…inizia quella di Victor X, nel suo percorso di conversione all’Islam, infatti, Victor decide di cambiare nome.


E cambia nome anche la WLAF che nel 1995 rinasce come NFL Europe. I Monarchs, però, ci sono ancora, Victor X ne fa sempre parte e non solo per riempire la quota di “national players” europei. Nelle sei stagioni da professionista colleziona 116 portate, 416 yards corse e ben 4 touchdown, divenendo l’unico britannico, sino ad oggi, ad aver segnato un TD a Wembley.


Chiusa l’esperienza coi professionisti a 32 anni, Victor X, che nel frattempo è diventato Victor Muhammad rientra nella lega britannica dove, prima con i London Olympians e poi con i London Warriors, fa ancora in tempo a vincere una decina di titoli nazionali, prima di ritirarsi nel 2014, alla soglia dei 48 anni.
Nel 2016 gli viene diagnosticato un cancro, ma vince anche questa sfida e oggi, a 54 anni, Victor Muhammad è Vigile del Fuoco a Londra e allena i London Warriors.
A dispetto delle apparenze e della voce profonda Victor Muhammad è un uomo posato, composto e molto disciplinato, il segreto della sua carriera lunga e piena di soddisfazioni è in una disciplina fisica molto rigorosa, certamente una delle chiavi per il successo del GOAT del football britannico.

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