Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito pronunciare quella frase, un po’ ingenua a dirla tutta: “ci sono troppe brutte notizie, dovrebbero darne di più belle!”.
Ebbene la Paskedina è la Vostra rubrica, la rubrica che vi accontenta, la notizia è di quelle buone buone: niente più Dolphins-Guelfi per quest’anno.
In compenso, il prossimo anno si potrebbe pensare a una rubrica di pronostici non sulle partite, ma sui post partita, conseguenze, temi caldi e polemiche, anzi, bisognerebbe inventare un format, una sorta di Processo del Lunedì. Lo facciamo su Twitch, ospiti fissi, Mirenda, Belvederesi, Mantovani, collegamenti con vecchie glorie anni ’80. Temi caldi: bidoni d’oltre oceano, critiche ai coach, biscotti e il più classico dei classici, la polemica sugli arbitri.
C’è da farci i soldi.
Ah, i soldi.
Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito pronunciare quella frase, un po’ meschina a dirla tutta: “E pensare che gli arbitri sono gli unici pagati!”.
A parte la falsità dell’affermazione, un po’ vox populi, è vero che c’è un problema arbitri, tanto per cominciare hanno delle divise orrende. Poi lanciano le flag con un misto di godimento e arroganza che è veramente insopportabile, sono maledettamente lenti e macchinosi nelle loro dinamiche che a volte ricordano un’incoronazione Britannica (sempre che qualcuno ne ricordi una) e poi sbagliano.
A volte sbagliano clamorosamente, ma non credo più di tutti gli altri, giocatori, allenatori, dirigenti, tifosi e pronosticatori inclusi.
Non so quante partite ho giocato o visto dal vivo, potrebbero essere quattrocento, ma solo di due ricordo l’arbitraggio come decisivo e in un caso applicavano il regolamento, in modo eccessivamente severo e ottuso, una regola stupida, ma se i falli vengono commessi, possono essere chiamati.
Due su quattrocento significa che nel 99.5% dei casi gli arbitri sono stati ininfluenti, magari hanno sbagliato, ma sono stati ininfluenti.
La scorsa giornata era una potenziale bomba. Partite tese, pronostici difficili, credibilità in bilico, ero tesissimo ma già in trincea quando si è fermato il tempo. Stavo curando i miei affari, e quindi facendo zapping tra Parma e Ancona, quando sento Belvederesi dire che a Copenhagen c’era Christian Eriksen, il mio amico Christian Eriksen svenuto in campo. Ad un tratto i pronostici non mi interessavano più.
Quando il tempo ha ripreso a scorrere i giochi erano quasi fatti, Guelfi vittoriosi e Seamen in vantaggio.
Poi il coaching staff dei Panthers è risalito in cattedra come all’andata e i Panthers hanno vinto con assoluto merito, impossibile rimanerci male.
Anche i Ducks hanno fatto il loro lavoro e totale a 2 su 3, che fa 19 su 25 ovvero il 76%….soglia pericolosa, ultima giornata dunque decisiva.
Pronostici:
WARRIORS-DUCKS
Partita molto insidiosa. I Warriors hanno avuto una stagione terribile, ma non sono una brutta squadra, al contrario e i Ducks li hanno anche già sconfitti alla seconda giornata. Sono passati due mesi che sembrano due anni, ma le due squadre sono potenzialmente vicine. I Ducks sono lanciati, dopo una partenza da incubo si sono rimessi in piedi e pur continuando ad avere una maglia orrenda, sono anche divertenti da vedere. Merito di Casey e, soprattutto, Hazel, merito del loro complicarsi la vita da soli che rende le partite combattute e loro simpatici. Per quanto il gene che fa cadere a un passo dalla meta sia ben presente nel DNA del football romano voglio credere alla concentrazione delle Anatre.
SEAMEN-DOLPHINS
Da quando è stato messo l’accento sulla partita persa dai Vipers a Brescia è comparso lo spettro della “partita ininfluente”. I Seamen che fanno riposare il mondo in vista della semifinale aprendo la strada ai Dolphins in cerca di una vittoria. Risvegliamoci dalla suggestione, a me interessa il football e commento quello. I Seamen li vedo stanchi, senza la spinta propulsiva dell’ultimo quadriennio: pasticci nel roster, gioco di corsa sotto la sufficienza, soliti falli in linea d’attacco, difesa tutt’altro che impenetrabile. Per la prima volta da anni a questa parte noto più i veterani dei junior. Forse perché i veterani emergono nelle difficoltà, ma è dalla partita di Innsbruck che volevo citarli, Zini, Aletti, Di Tunisi e da sabato, anche Piccinni. Dei Dolphins e della loro tigna che ricorda un po’ quella dei Giants a ranghi ridotti, ho già detto tutto.
Ma non c’è riposo o ricambio che tenga, i Seamen non sbaglieranno né approccio né partita, o magari sbagliano l’approccio, ma non il risultato.
Se così fosse e dovesse malauguratamente finire il campionato dei Dolphins, un consiglio: celebrate voi stessi, ve lo meritate, ma lasciate stare gli altri.
I Dolphins, non gli arbitri, i Dolphins, non gli avversari.
RHINOS-PANTHERS
Al Vigorelli si chiude la regular season e il campionato dei Rhinos, che era iniziato bene e proprio contro i Panthers ha iniziato ad andare prima male e poi malissimo. Due mesi fa esplodeva il fenomeno Sharsh che quasi permetteva ai Rhinos di sognare. Poi il risveglio si è fatto sempre più duro. I ragazzi si faranno, ma quest’anno è finito così. Mi riesce davvero difficile pensare a dei Panthers così svogliati e distratti da farsi scappare la perfect season, Parma potrebbe fare un po’ di turnover in vista Playoff, ma non ci sono solo giovani rookie, c’è anche gente tipo Monardi o Dalla Vecchia (tra l’altro: bentornati). Direi che Parma è la favorita per lo scudetto e deve pensare a 10 vittorie su 10, senza indugi, ha già rischiato troppo.