LA PASKEDINA 2021 #8

by Simone Paschetto
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Una settimana di pausa dalla Prima Divisione, dal football e dalla Paskedina e sembra che sia passato un anno dall’ultima volta, che poi quando passa un anno sembra una settimana, ma anche no, nel senso che questa volta ne sono passati due, di anni, e basta davvero, che non capiti mai più.

In un certo senso sarebbe meglio dimenticare quell’ultima Paskedina, o anche tutto quello che è successo in queste due settimane, dai Guelfi a Simone Inzaghi.

E si perché tutto questo è davvero seccante, voglio dire, non si può gioire in pace che subito la realtà ti fa “toc toc” sulla spalla per ricordarti che la sofferenza è una costante nella vita di ogni essere vivente, come diceva Siddharta Gautama, il Bodhisattwa noto ai più come “Buddha”.

O illuminato, insegnami il disinteresse per la materialità, a non dare peso agli aggiornamenti di Game Day, a gioire di ciò che mi circonda senza indulgere in sentimenti negativi e, gentilmente, diamo una sbiancata a sto Kharma, che a un certo punto mo’ basta veramente.

I Buddha di Bamyan prima e dopo il furore dei Taleban

Insomma l’ultima volta, due o duecento settimane fa non ricordo più, 2 su 3 nei pronostici e totale che a memoria va sul 16 su 21, che come percentuale sta tra il 75 e l’80%, che non è poi così male, Guelfi e Dolphins a parte, “colpevoli” di essere la causa di 4 dei 5 errori.

Il problema è che ora arriva la fase ad orologio e diventa tutto molto complicato. Facciamo un patto, se a fine stagione siamo sotto il 75%, l’anno prossimo i pronostici li facciamo fare a Ottavio Carnelli.

Delle 3 partite della settima giornata c’è poco da dire, causa impegno con streaming del derby di Torino, non sono riuscito a guardare la partita di Ancona, l’ho seguita buttando un occhio su Game Day per capire, sin da subito, che i Dr. Jekyll Firenze erano in versione Clark Kent.
Quando ho provato ad aprire lo streaming, late in the fourth quarter, i viola, sotto di 14, erano in red zone Dolphins, Fimiani prende lo snap, la linea dei Guelfi collassa come una delle twin towers e il ragazzo d’oro, ormai placcato decide di buttare via il pallone facendosi intercettare. L’azione non sarà decisiva, infatti i viola riusciranno a trovare altri modi per buttare via la partita, ma certamente emblematica.

Per il nervoso stavo scagliando il telefono giù dalla tribuna del Cus Torino.

O illuminato, insegnami ad abbandonare le vibrazioni negative.



Nam myoho renge kyo Nam myoho renge kyo Nam myoho renge kyo Nam myoho renge kyo



Nam myoho renge kyo Nam myoho renge kyo Nam myoho renge kyo Nam myoho renge kyo



Ovviamente, come sempre accade quando vincono i dorici, il giorno dopo i social sono una savana.

Sia chiara una cosa, anzi due.

- I Dolphins, hanno strameritato, sono una squadra giovane (già detto), leggera (già detto), magari ancora un po’ inesperta (già detto), ma molto cazzuta (già detto), anche perché ad Ancona si respira aria buona di Prima Divisione (già detto) da prima della dinastie Seamen, Panthers, e addirittura Lions.

Quindi di football ne masticano e parecchio. (Detto, ridetto e stradetto, a voce, per scritto e in radio)

– Chi scrive e opina, si espone e va bene così.

Ma che ogni lunedì di gloria ittica ci si debba sorbire il carosello di anconetani passivo aggressivi, anche no.

Uscite da questo clichè da assediati, perché ammesso e non concesso che siate antipatici a qualcuno, così facendo invogliate anche tutti gli altri.

E poi, va bene tutto, Mirenda è giovane, forte, bello, ricco e intelligente, ma “quell’altro” lo dite a vostro padre.



Il resto della giornata, non l’ho nemmeno visto, vuoi per la carogna vuoi per l’inutilità di una partita e l’inguardabilità dello streaming dell’altra, pronostici confermati, nella forma e nella sostanza a Parma, solo nella sostanza a Roma, bravi i Dax (si scrive Ducks) a tenere testa a dei Seamen che ogni settimana che passa sembrano sempre meno irresistibili.

Per i Warriors, una prece.


Ma se sono davanti al PC a scrivere significa che questo fine settimana si gioca, sotto col pronostico.


Pronostici:

GUELFI-WARRIORS

Ancora voi? 

Per la legge dell’alternanza, questa settimana tocca alla metà bianca del Tao guelfo, quando Coach Hagen si ricorda del suo passato NFL e Firenze fa 800yds di total offense, ma la stagione è in bilico e nemmeno vincerle tutte potrebbe essere sufficiente. Di certo andare ai playoff in queste condizioni di bipolarismo è rischioso, ma non c’è scelta. Dei Warriors si è già detto tutto, di fatto sono appaiati ai Guelfi in classifica e potrebbero ancora andare ai playoff, ma mi auguro che non ce la facciano.
Non per antipatia, per amore, come disse l’Illuminato: “Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo”.

E’ ora di mettere pesantemente mano all’area tecnica bolognese e una bizzarra, per quanto improbabile, qualificazione playoff, sarebbe assai fuorviante.

Per come hanno condotto la stagione i Guelfi, mi verrebbe voglia di dare vincenti i Warriors, ma qui si commenta il football americano, non un film di Spielberg.

“Viviamo nell’illusione e nell’apparenza delle cose. C’è una realtà. Noi siamo quella realtà. Quando capisci questo, capisci che sei niente, ed essendo niente sei tutto. Questo è tutto.” 
 Buddha


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