Il cuore di Hearst

by Marc Taccone
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Garrison Hearst nasce nel 1971 e cresce in Georgia, mostrando fin da giovane un talento naturale per il football.
Correva veloce, aveva una visione di gioco straordinaria e una capacità di rompere i placcaggi che lo rendevano semplicemente devastante.

Garrison Hearst in maglia di Georgia

Al college, con la maglia della Georgia, diventa una leggenda: nel 1992 arriva secondo nella corsa all’Heisman Trophy, confermandosi come uno dei migliori running back del paese. Il suo futuro nella NFL sembra ovvio.

La NFL e l’Inferno della Sfortuna

Nel 1993, gli allora Phoenix Cardinals lo scelgono al primo giro del Draft. Ma la NFL non è sempre clemente con i talenti: gli infortuni iniziano a tormentarlo e le aspettative su di lui sembrano pesare come macigni. Dopo stagioni difficili tra Phoenix e Cincinnati, Hearst rischia di finire nell’oblio.

IL RB in maglia Cardinals

Poi, arriva la chiamata della squadra giusta al momento giusto: nel 1997 i San Francisco 49ers lo accolgono, e lui finalmente dimostra il suo vero valore. Nel 1998, firma la miglior stagione della sua carriera, correndo per 1.570 yard e portando i 49ers ai playoff. Ma proprio quando sembra destinato alla gloria, il destino gli gioca il peggior scherzo possibile.

Il Crack e la Lunga Risalita

Nei playoff del 1998, durante il primo possesso della partita contro gli Atlanta Falcons, sua squadra del cuore, Hearst subisce un terribile infortunio alla caviglia.

Il fotogramma dell’infortunio

Un infortunio così grave che porta a una condizione chiamata osteonecrosi, la stessa che pose fine alla carriera del grande Bo Jackson.
Il flusso sanguigno alla caviglia si interrompe e l’osso inizia letteralmente a morire. Un verdetto quasi senza appello: carriera finita.
Ma Hearst non è un uomo comune. Per due lunghi anni combatte, si sottopone a operazioni chirurgiche sperimentali e affronta un calvario che avrebbe stroncato chiunque. I medici gli dicono che tornare a giocare è impossibile, ma lui non accetta la sconfitta.

Il Miracolo del Ritorno
Nel 2001, dopo due anni e mezzo fuori dai campi, Hearst non solo torna a giocare, ma torna a dominare. Con i 49ers, che senza di lui erano 10-22, colleziona oltre 1.200 yard corse, viene convocato al Pro Bowl e vince il Comeback Player of the Year.
Un’impresa epica, uno dei più grandi ritorni della storia della NFL.

Hearst al ritorno con i 49ers

Gioca altre stagioni ad alti livelli prima di chiudere la carriera con i Denver Broncos nel 2004. Ma il suo nome non dovrebbe essere mai dimenticato, perché la sua storia non è solo quella di un grande giocatore, ma di una ispirazione unica nella storia del gioco con lo sferoide prolato.

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