Locker Room: Andrew McGraw

by Simone Paschetto
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Andrew McGraw è chief of football staff all‘Università della California Berkeley e il principale collaboratore del Gridiron Experience Camp di Torino che si svolgerà dal 29 al 30 giugno 2024.
McGraw è alla sua 26^ stagione a Cal e da cinque anni è capo dello staff del football.
È responsabile del budget operativo del football, dei viaggi di squadra, dei camp estivi e della programmazione.
Prima era il direttore del personale e ha aiutato a reclutare alcune delle classi migliori nella storia del programma di Cal, con alcuni giocatori che hanno avuto grandi carriere in NFL (Aaron Rodgers, Marshawn Lynch, Jared Goff, DeSean Jackson, CJ. Anderson, Alex Mack, Tyson Alualu, Cameron Jordan e Nnamdi Asomugha – per citarne alcuni).
Sotto la guida di McGraw, il reparto reclutamento di Cal ha contribuito a portare i Golden Bears a piazzarsi tra i primi 10 a livello nazionale e secondi nel Pac-12 per giocatori attivi in NFL.
McGraw ha iniziato la sua carriera a Cal nel 1996 come assistente al reclutamento sotto il capo allenatore Steve Mariucci.

Andrew McGraw

Ciao Andrew e grazie per la tua disponibilità. Hai trascorso molto tempo lavorando ad alto livello nel football universitario, come sei entrato in contatto con il football italiano e cosa ti porta ancora qui a 8 anni di distanza dalla tua prima volta?

Il mio rapporto con il football italiano in generale e con Rico Merola in particolare è stato uno dei più grandi piaceri della mia vita. Da quando ho avuto l’opportunità di incontrare Rico per la prima volta, come parte di un gruppo di coach italiani in visita, il nostro rapporto e la condivisione della nostra passione comune per il football hanno continuato a crescere.
La prima volta sono stato contattato dal nostro Head Coach, Sonny Dykes, riguardo a un gruppo di allenatori italiani che stavano cercando l’opportunità di osservare da vicino uno dei più importanti programmi di football universitario americano. Ho sempre avuto un forte amore per l’Italia, dove sono stato diverse volte in viaggio di piacere. Mi sono subito interessato ad ospitare questo gruppo e a fornire loro quella che sapevo sarebbe potuta essere un’esperienza che avrebbero ricordato per tutta la vita. All’epoca non immaginavo che sarebbe stato altrettanto gratificante per me. Abbiamo ospitato i coach nei nostri dormitori insieme alla nostra squadra per il ritiro pre-campionato. Al termine della loro visita avevamo stretto uno stretto un forte legame e iniziai i piani per andare a visitare Rico e i suoi amici in Italia. Durante la off-season sono andato a Torino per incontrare Rico e conoscere meglio il football italiano. Da quel momento in poi la nostra amicizia è cresciuta e sono iniziate ufficialmente le idee per fare qualcosa in nome della nostra comune passione.

Conoscevi il football americano in Europa prima di entrare in contatto con Gridiron Experience e se sì, qual era la tua opinione a riguardo?

Ero a conoscenza che il football americano venisse giocato in Italia prima di conoscere Rico e il Gridiron Experience. Nel corso degli anni, infatti, abbiamo avuto un paio di nostri giocatori (da Cal University) che avevano giocato in Italia ed erano tornati entusiasti della loro esperienza.

Andrew con Stefano Guerrini Defensive coordinator Reapers Torino

Questo è il tuo quarto camp GE dopo il primo a cui hai partecipato 8 anni fa, qual è la tua opinione sul football italiano e quali sono le principali differenze che hai visto con il football americano?

Sin dal primo Gridiron Experience Camp, continuo a rimanere colpito dal livello di passione che gli italiani hanno per il football americano. Di fatto, la passione che ho osservato è la più impressionante che abbia mai visto. In America, molti atleti giocano a football perché c’è una pressione culturale in tal senso. Non è raro che i giovani inizino a giocare a nella squadra del liceo perché è associato alla popolarità e allo status sociale conseguente. Gli italiani che ho osservato, giocano a football per puro amore dello sport e non per ragioni superficiali. Gli americani hanno un maggiore accesso al football, per ovvie ragioni, insieme a notevoli risorse come le ottime strutture di formazione e il sostegno finanziario. Insieme, la capacità di competere più frequentemente e l’accesso a maggiori risorse si traducono in un livello di gioco generalmente più elevato. Tuttavia, ho visto un certo numero di italiani possedere lo stesso talento naturale di alcuni dei migliori giocatori americani. La differenza più grande tra le due realtà dei nostri paesi è in realtà solo una disparità di risorse e di accesso alle stesse.

Cosa ti ha colpito maggiormente di questa esperienza?

Sono rimasto colpito da tanti aspetti di questa esperienza. La gentilezza dei nostri colleghi italiani insieme alla loro incredibile passione per il football e all’interesse per il nostro lavoro ha reso questo rapporto uno dei più gratificanti che abbia mai avuto.

Cosa di faresti per rafforzare il nostro sport in Europa?

Credo davvero che per rafforzare il football in Europa serva innanzitutto investire sulla pratica dello stesso, proprio come facciamo con il Gridiron Experience. Non esiste alcun sostituto al miglioramento che l’allenamento e la preparazione. Considero il football lo sport di squadra per eccellenza e il legame tra compagni di squadra che ne deriva deve essere vissuto da più persone possibili affinché lo sport possa crescere. Spero che le opportunità come il Gridiron Experience aumentino e si diffondano sempre di più in tutta Europa.

Dal 2021 esiste una lega professionistica, la ELF, la NFL gioca sempre più partite di RS in Inghilterra, Germania e altri paesi. Il football europeo può diventare attraente per i giocatori universitari e per i campionati come la CFL o la USFL?

Penso che il football europeo diventerà attraente quanto la CFL e la USFL se verranno investite le risorse necessarie. Se la NFL dovesse aumentare il proprio sostegno, cosa che credo che farà, il football europeo potrebbe superare la CFL e la USFL in termini di attrattiva per i giocatori dei college americani.

Quali sono le tue aspettative per il prossimo Gridiron Experience e perché partecipare al camp?

Mi aspetto che questo prossimo Gridiron Experience sia emozionante e divertente come i camp che abbiamo organizzato in passato. Marshawn Lynch, un mito della NFL, si unirà a noi e con lui l’ex vincitore dell’Heisman Trophy, Gino Torretta. Oltre a queste star, quest’anno si uniranno a noi cinque dei nostri migliori giocatori di Cal Football e tutti condivideranno il loro amore per il football con i presenti.
Mi aspetto che questo sia il nostro miglior camp finora, quindi spero davvero che potremo ospitare quante più persone possibile il 29 e il 30. Preparati Italia, stiamo arrivando!

McGraw Kevin e Parker ex RB Cal e procuratore Marshawn Lynch

Ciao Andrew and thank you very much for your time. You’ve spent a long time working at a high level in college football, how do you get in touch with italian football and what still brings you here 8 yrs after your first time?

It’s a pleasure to help with this interview. My relationship with Italian Football and Rico Merola in particular has been one of the greatest pleasures in my life. Dating back to when I first had an opportunity to meet Rico as part of a visiting group of Italian football coaches, our relationship and sharing of our common passion for football has continued to grow. I was first approached by our head football coach, Sonny Dykes about a group of Italian coaches who were looking for an opportunity to observe football from within an American major college football program. I had always had a strong love for Italy, traveling there a number of times for pleasure. I was immediately interested in hosting this group and providing them with what I knew could be a life changing experience for the group. I didn’t realize at the time it would be equally rewarding for me. We hosted the visiting coaches in our dormitories along with our team for pre-season training camp. At the conclusion of their visit we had formed a tight bond with each other and plans to visit Rico and his friends in Italy began. That off-season I traveled to Torino to meet Rico and learn more about Italian football. From that point forward our friendship grew and ideas to share the passion of football officially began.

Did you knew about american football in Europe before you got in touch with Gridiron Experience and if so, what was your opinion about it?

I was aware of american football being played in Italy prior to initiating contact with Rico and the Grid Iron Experience. In fact, we had a couple of our players from Cal over the years who had played for teams in Italy and loved their experiences.

This is your fourth GE camp after the first you’ve attended 8yrs ago, what is your opinion about italian football and what are the main differences you’ve seen with football in US?

Since the first Gridiron Experience Camp, I continue to be impressed by the level of passion Italians have for American Football. In fact, the passion I have observed is the most impressive I have ever seen. In America, many athletes play football because there is cultural pressure to play. It is not uncommon for young people to begin playing football for their high school team because it is associated with popular social status. The italians I have observed play football for the pure love of the game and not for superficial reasons. Americans have greater access to football for obvious reasons and along with that very strong resources such as great training facilities and financial support. Along with the ability to compete more frequently and access to greater resources results in a generally higher level of play. However, I have seen a number of italians who possess as much natural talent as some of the best american players. The greatest difference is really just a disparity in resources and access between our countries.

Riccardo Merola, organizzatore del camp, Andrew e John Stock un ex alunno di Cal ora tra i sostenitori di Cal

Is there something that positively impressed you in this experience?

I have been impressed by so many aspects of this experience. The kindness of our italian counterparts together with their incredible passion for football and interest in our work has made this relationship one of the most rewarding I have ever had.

What would you suggest to do to bolster our sport in the Old Continent (Europe)?

I really believe to bolster support in Europe for football starts with hands-on exposure to the game like we provide with the Gridiron Experience. There is no substitute for actually getting out and playing football. I consider football to be the ultimate team sport and the camaraderie that comes with it needs to be experienced by more people for the sport to grow. I hope more opportunities like the Gridiron Experience become available throughout Europe.

Since 2021 there’s a pro league, ELF, NFL is playing more and more RS matches in England, Germany and other countries. Can European football become really attractive to college players as well as leagues like CFL or USFL?

I can see European football becoming as attractive as the CFL and USFL if the necessary resources are invested. If the NFL were to increase their support, which I believe they will – European football could surpass the CFL and USFL in terms of attractiveness to American college players.

What are your expectations for this next Gridiron Experience coming and why should people join the camp?

I expect this upcoming Gridiron Experience to be as exciting and fun as the camps we have hosted in the past. NFL legend Marshawn Lynch will be joining us along with former Heisman Trophy winner – Gino Torreta. In addition to these stars, five of our best Cal Football players will be joining us this year and all will be sharing their love for the game with all in attendance. I expect this to be our best camp yet so I really hope we can host as many people as possible on the 29th and 30th. Preparati Italia, stiamo arrivando!

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