Qui Seamen, Matteo Felli
Oggi iniziamo una serie di interviste ai protagonisti dei Seamen Milano, che ci accompagneranno al kick off della seconda stagione della franchigia meneghina nella più importante competizione europea per quanto riguarda il football americano, la ELF.
Partiamo con uno dei protagonisti della passata stagione, un punto fermo rimasto tale nonostante il grosso rebuild attuato dal front office Seamen.
Matteo Felli, kicker infallibile che tante squadre della ELF ci invidiano.
Alcune domande domande per lui per consentirci di conoscere il personaggio e soprattutto il suo pensiero in vista di questa lunga season europea.
Matteo inizia nel 2016 a Cremona con i Tigers nell’allora CIF9, per passare l’anno seguente a Parma dove rimarrà per le successive 6 stagioni. Un bel balzo di categoria per Matteo che non accusa il colpo e inizia a mettere a tabellino numeri importati.
Prestazioni che gli apriranno le porte della nazionale nel 2018 e che gli varranno ili titolo iridato di campione europeo, in quella indimenticabile finale contro la Svezia del 31 ottobre 2021.
L’anno seguente, forte di un bagaglio sportivo che iniziava ad essere molto importante, decide insieme a quello che diventerà da li a poco il suo mentore, Giorgio Tavecchio, di volare negli Stati Uniti per partecipare al camp di Micheal Husted in California, tappa immancabile nel curriculum di un kicker, che da la ghiotta possibilità di esibirsi davanti a molti scout della NFL.
A Milano con i Seamen nella sua prima stagione in ELF, arriveranno numeri da capogiro. Infatti Matteo chiuderà la stagione passata con 74 punti realizzati in sole 10 gare. Il fiore all’occhiello della sua bella estate 2023 è senz’altro il field goal calciato da distanza siderale, ben 53 yards.
Veniamo a noi ed eccoci arrivati a questa intervista telefonica con Matteo che gentilmente si presta alla penna di Tutto Football Magazine.
Matteo buonasera e grazie del tuo tempo. Iniziamo subito con questo giro di domande.
Tra un mese e mezzo inizierà per te e i tuoi Seamen la seconda stagione in ELF, campionato estremamente impegnativo sia per il caldo estivo che schiaccia le squadre sul gridiron sia per le avversarie tedesche sempre molto forti. A tuo avviso quale è stata la problematica o problematiche maggiori che avete dovuto affrontare?
Buonasera, a mio avviso lo scorso anno abbiamo pagato il “salto” di categoria, e di conseguenza sono tante le difficoltà a cui siamo andati incontro. Abbiamo, noi e il front office, dovuto lavorare per la prima volta su più fronti, e tante cose sono risultate nuove ed inaspettate. Ho visto la forza e la volontà della società di fare bene già nel nostro primo anno di apparizione in ELF, sotto tanti aspetti, tra cui le trasferte, la propaganda estrema che ha portato comunque poco pubblico al Vigorelli. Fatiche enormi lavorando al 200 per cento, solo l’esperienza e il gap con le tedesche ci hanno penalizzato. Non è un segreto che in Germania il football americano sia molto presente già a livello di tackle nelle scuole e che partite di NFL siano trasmessa dalle emittenti tedesche non a pagamento, ma fisse nei palinsesti domenicali. La ELF è poi una lega che pretende molto e sempre al massimo livello. Aggiungiamo i tanti sponsor che si reperiscono con più facilità all’estero ed ecco quel famoso “gap” di cui parlavo.
In questa offseason il front office è stato particolarmente attivo, lavorando sia sul coaching staff che sul roster. Siete già una macchina ben rodata e pronta per il kick off oppure avrete necessità di fare partite per cercare di perfezionarvi ancora?
Ottima domanda, effettivamente la società ha lavorato tantissimo cambiando radicalmente volto alla squadra sia in sideline che in campo.
Al momento la lega permette di allenarci tutti insieme soltanto un mese prima dell’inizio della regular season, quindi solo noi italiani ci stiamo allenando in gruppo. Abbiamo bisogno di tanto tempo per poter dire di essere pronti. Questa particolare regola ci penalizza fortemente ma i vari coach stanno già lavorando tanto e bene in attesa del 21 aprile, giornata nella quale tutti gli import saranno con noi ad allenarsi.
Matteo per te quest’anno significa ancora Giorgio Tavecchio al tuo fianco. Nella scorsa season dietro di voi in tribuna Arona vi vedevo molto dialogare in sideline. Giorgio ti ha insegnato tutte le varie tecniche e malizie per calciare e rimanere concentrati durante il field goal, oppure da un veterano come lui e con la sua esperienza c’è sempre da imparare?
Hanno notato tutti il feeling che abbiamo creato io e Giorgio, e ti assicuro che ad ogni singolo allenamento è una lezione nuova da imparare. E’ dal 2017 che conosco Giorgio e finalmente lavorare con lui mi ha fatto crescere enormemente sul gridiron. Lo scorso anno abbiamo peccato un pò troppo sugli special team ma quest’anno sarà diverso grazie ai nuovi innesti, per citarne uno Antonio Delaria il long snapper. Io sarò il kicker e Giorgio sarà ancora l’holder e calcerà i kick off. E’ davvero bello allenarsi con lui, la sua esperienza la vivo sul campo e non come gli altri dalla televisione, questo mi aiuta tanto perché ho lui li con me subito a rimediare l’ eventuale errore e a cercare di perfezionarmi continuamente.
Parliamo di obiettivi. Cosa si aspetta da questo 2024 Matteo Felli e quali sono gli step che si sono prefissati i Seamen Milano?
Personalmente ho alzato il target. Se nella scorsa stagione ho terminato con 10 gare su 12 causa infortunio a Barcellona, quest’anno spero di essere sempre presente e ho tanta voglia di fare bene e togliermi delle soddisfazioni, senza parlare di numeri per scaramanzia.
Non ho idea di come potrà finire la regular season Seamen, posso garantire come già detto che Paolo e Marco Mutti hanno dato davvero il massimo per partire al meglio in questo 2024, e so che hanno voglia anche loro iniziare a raccogliere i frutti di tanto lavoro e sacrificio. Meglio dello corso anno è l’obiettivo minimo, sono certo sarà una bella stagione.
Ultima domanda, cercando di spiegare ai nostri lettori la ELF, ci puoi descrivere il grado di intensità e difficoltà che richiede una stagione lunga e stancante come la ELF appunto, fatta di trasferte, aerei, hotel, allenamenti continui, insomma 5 mesi dove tanti tuoi compagni, dai rookie ai veterani magari hanno più difficoltà a reggere la pressione e la stanchezza?
Credo che in ogni season ognuno dia il 110 per cento, la differenza certo la fanno le trasferte lunghe e il caldo a volte eccessivo, il “Vigo” alle 21 di sera d’agosto butta fuori tutto il calore della giornata. Le trasferte lunghe sono un fattore stancante visto che eravamo abituati al campionato IFL, giocato in un altra stagione e con trasferte più vicine. Sono difficoltà che riscontra chiunque, per questo sono del parere che sia il giocare in ELF che fa spingere ognuno di noi al massimo, perché il livello è alto, in Germania gli stadi sono pieni, il contorno alla gara ti galvanizza e per questo che tutti diamo il massimo e le energie richieste sono più del necessario. Aggiungiamo la vita quotidiana, casa lavoro e quant’altro e si arriva a settembre scarichi ma grati di partecipare ad un campionato del genere. Se penso alla bellezza della ELF, mi sento di dire a nome di tutti che le fatiche si fanno sentire molto meno e sono accettate di buon grado.
Ringraziamo Matteo per la tua schiettezza e il suo tempo. Non ci rimane che augurare a lui e ai Seamen Milano un grosso “in bocca al lupo” per l’avvicinamento ad un altra impegnativa stagione di ELF che ricordiamo, inizierà proprio al Vigorelli di Milano, sabato 25 maggio contro i Tirol Raiders e rivolgendoci ai nostri lettori, li invitiamo caldamente a recarsi al “Vigo” per godersi uno spettacolo unico come quello della ELF e per supportare l’unica franchigia che rappresenta l’Italia in questo favoloso campionato europeo.