È passato più di un mese dalla chiusura della stagione NCAA ed il momento giusto per una riflessione sulla stagione e su quanto ci ha proposto.
I Wolverines hanno dominato la stagione dimostrando una solidità difensiva eccellente e, grazie allo stratega Harbaugh, hanno sfruttato al meglio un reparto RB stratosferico con Corum e Edwards. Alla fine la loro vittoria è stata ampiamente meritata e chiude un percorso che nelle precedenti stagioni aveva visto Michigan sfiorare il titolo troppe volte senza riuscire ad imporsi.
Bella stagione per gli Huskies che, nonostante i dubbi sulla OL e sulla difesa che hanno accompagnato la loro stagione, sono riusciti a giungere fino alla finale trascinati da un attacco stellare con Penix capace di sfruttare in modo magistrale un trio di WR fenomenale come Odunze, Polk e McMillan.
Promossi anche Alabama Crimson Tide e Texas Longhorns che, nonostante la perdita di elementi fondamentali come Young e Robinson, sono riuscite ad entrare nella Top 4, offrendo spettacolo e tanto buon football. Per Alabama si apre adesso un nuovo ciclo con De Boer che, dopo aver guidato gli Huskies fino al Championship, prenderà il posto del leggendario Nick Saban mentre i Texas lasceranno la Big12 per unirsi alla super competitiva SEC.
Proprio dal SEC viene una delle grandi sorprese della stagione, i Missouri Tigers. La squadra del K Mevis, il miglior talento del prossimo draft nel ruolo, si è imposta come terza forza della conference sfruttando al meglio due dei migliori giocatori offensivi della stagione, il RB Cody Schrader ed il WR Luther Burden. La perla della stagione è stata sicuramente la vittoria nel Cotton Bowl contro gli Ohio State Buckeyes.
Stagione di rimpianti per Oregon Ducks, Ohio State Buckeyes e Georgia Bulldogs. Oregon ha disputato una stagione spettacolare guidata da un Bo Nix ai limiti dell’irreale e da una difesa solida ed aggressiva. Tuttavia, la squadra di Lanning ha pagato a caro prezzo le due sconfitte di misura con gli Huskies e si è dovuta accontentare della vittoria del Fiesta Bowl contro Liberty Flames. Proprio i Flames meritano una menzione speciale per aver dominato la Conference USA, chiusa senza sconfitte, rimediando l’unica sconfitta solo nel Bowl contro i Ducks.
I Buckeyes, invece, sono stati per tutta la stagione ad un QB dalla gloria. La squadra probabilmente più forte della stagione ha pagato a caro prezzo la mediocrità di Kyle McCord incapace di sfruttare un reparto offensivo fenomenale con Harrison, Egbuka, Stover e Henderson e, soprattutto, una difesa imperforabile. Per Ryan Day e la sua squadra è stata una stagione sprecata, anzi un delitto sprecare così tanto talento.
Rimpianti anche per i Georgia Bulldogs che, dopo aver dominato la stagione, si sono fermati sul più bello perdendo il Championship della SEC e dicendo addio al posto in Top 4 in favore di Alabama. La squadra di Smart, però, è tutt’altro che finita e nella prossima stagione potrà ripartire dal QB Carson Beck, grande sorpresa della stagione e dalla solita difesa dominante.
Un’altra squadra che lascia la stagione con tanto rammarico sono i Wisconsin Badgers, che hanno pagato a caro prezzo l’infortunio del QB Tanner Mordecai, lasciando strada libera agli Iowa Hawkeyes, una delle belle sorprese della stagione. Gli Hawkeyes hanno capitalizzato al meglio l’efficacia della loro difesa prendendosi il posto nel Championship della Big Ten nonostante un reparto offensivo tra i peggiori dell’intero panorama NCAA.
Rimpianti e solo rimpianti per i Notre Dame Irish Fighting che, nonostante un calendario agevole ed una a tratti difesa strabiliante, hanno visto sfumare la stagione tra errori clamorosi del coaching staff nei momenti caldi di alcuni match (la sconfitta con i Buckeyes in particolare) ed una seconda parte di stagione opaca del QB Hartman. La vittoria contro i rivali dei Trojans e quella del Sun Bowl contro i Beavers hanno in parte salvato la stagione.
Stagione positiva, invece, per i Florida State Seminoles che hanno dominato al ACC sfruttando un calendario piuttosto favorevole, un handicap, insieme all’infortunio del QB Jordan Travis, che hanno pagato caramente con l’esclusione dalla Top 4. La ACC, però, ha visto anche la stagione sorprendente dei Louisville Cardinals trascinati dal trio Plummer-Jordan-Thrash fino al Championship perso contro i Seminoles.
Stagione importante anche per SMU Mustangs, campioni della AAC, Boise State Broncos, campioni della AAC, e degli Arizona Wildcats, grande rivelazione della PAC 12 che, dopo un inizio difficile, ha trovato coesione attorno ad un nucleo di giovani campioni composto dal QB Fifita, il RB Coleman ed il WR McMillan. Per i Wildcats adesso arriva il difficile ovvero trattenere questi talenti e cercare di puntare al vertice.
Tante le delusioni della stagione ma la più grande sono stati gli USC Trojans di Caleb Williams. Tra le grandi favorite di inizio stagione, i Trojans si sono mostrati inconsistenti in difesa e legati solamente al magnifico talento di Williams che, tuttavia, non è bastato contro gli avversari di alto livello (Huskies, Ducks, Utes e Fighting Irish su tutte). Il prossimo trasferimento nella BIG Ten potrebbe essere molto duro per i californiani.
Nonostante i record positivi non può essere considerata positiva la stagione di Ole Miss Rebels, LSU Tigers e Penn State Nittany Lions. Tutte e tre le squadre erano date favorite nelle rispettive conference ma hanno fallito gli impegni importanti finendo per accontentarsi di un piazzamento onorevole e, per i Rebels ed i Tigers, la vittoria di un Bowl. Parere personale, la stagione di LSU è stata deludente al pari di quella dei Trojans, incapaci di sfruttare la straordinaria stagione del vincitore del Heisman Trophy Jayden Daniels e di fenomenali WR come Nabers e Thomas.
Stagione molto negativa anche per i Clemson Tigers che, dopo anni di vertice nella ACC, hanno occupato il ruolo di comparsa soprattutto a causa di un attacco poco brillante guidato dal deludente Klubnik.
Ancora più deludenti i North Carolina Tar Hells, la squadra che avrebbero dovuto sfruttare le difficoltà dei Tigers per issarsi al vertice della conference e, invece, sono riusciti nell’impresa di rendere vano il talento del QB Maye e del RB Hampton, soprattutto a causa di una difesa inconsistente.
Infine, non si può non definire deludente la stagione degli Oklahoma Sooners che, dopo una partenza positiva con sette vittorie consecutive, hanno perso due partite, tra cui il derby con i Cowboys di uno strepitoso Ollie Gordon, precludendo la qualificazione al Championship. La sconfitta nell’Alamo Bowl contro gli Arizona Wildcats sembrava la beffa finale ma l’annuncio del trasferimento ad Oregon del QB Dillon Gabriel è stato anche peggio.
In chiusura voglio citare tre squadre che hanno sprecato nel finale una stagione fin lì ben condotta: I Toledo Rockets che, dopo aver dominato al Mid-American, hanno perso prima il Championship contro i Miami Red-Hawks e poi l’Arizona Bowl contro i Wyoming Cowboys, in entrambi i casi da favoriti; i James Madison Dukes, solidi e spettacolari in stagione, purtroppo non elegibili per la post-season, che hanno perso nettamente l’Armed Forces Bowl, per il quale erano stati ripescati dalla commissione; gli Air Force Falcons che, con quattro sconfitte consecutive nelle ultime gare, hanno compromesso la qualificazione al Championship della Mountain West dopo essere partiti 8-0 in stagione, compensando in parte la delusione con la vittoria nell’Armed Forces Bowl.
Con questo la rubrica va in vacanza in attesa della prossima grande stagione.