Una volta la settimana di football era scandita dagli allenamenti e, nei mesi di luce, dalle partite.
Solo quando la fatina dei calendari ti regalava tre o quattro fine settimana consecutivi di campionato sembrava pesante.
Oggi è scandita dagli appuntamenti editoriali.
Che fine ingloriosa.
Per certi versi è anche più stancante. Niente a che vedere con quella piacevole sensazione di dolore fisico quasi soddisfacente e di staccare dal mondo reale per due ore racchiudendo tutte le speranze, i dubbi, l’energia e le emozioni in un rettangolo verde.
Che poi proprio verde non è mai stato quel rettangolo, anzi, molto più spesso era marrone e polveroso.
Stancante dicevo, fai due settimane di combo Podcast-Paskedina-Telecronaca e sembra di essere sempre a rincorrere l’orologio, senza nemmeno il piacere di dare due testate, probabilmente illegali, sicuramente illegali, ma tanto soddisfacenti.
Invece del rettangolo verde, una pagina bianca, invece del Coach che urla e fischia, la Padrona di Casa che ti guarda sospetto mentre scrivi.
“Almeno ti pagassero!”
E dalle torto.
No, tutto gratis, sempre.
Anzi, pagando.
Di fatto, ho pagato anche per farmi rompere le ossa.
(questa sembra una poesia di Ungaretti)
Parlando di presente insoddisfacente, parliamo anche di risultati della Paskedina.
Una sesta stagione che stenta a partire. Solo 2 su 3 la scorsa settimana e parziale a 6 su 10 che fa molto “è intelligente ma non si applica”.
Errore, manco a dirlo, legato agli Stainless Steel Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare.
Stavolta ci erano arrivati molto vicini alla vittoria, ma evidentemente ci sono molte più difficoltà di quanto si potesse immaginare.
Fortunatamente per un paio di settimane riposeranno così non dovrò pensarci.
Nel frattempo si rifà sotto Simo B. che mi piazza pure un 3 su 3. Manco lui, che ci gioca, li aveva dati vincenti.
Però intanto è 6 su 7, LUI.
Il pensionamento della Rubrica di pronostici più longeva del football americano italiano non è mai stato così reale.
Ci vuole un sottofondo adeguato, qualcosa di infinitamente bello, per pareggiare i conti con la nostalgia e col presente avaro di soddisfazioni.
Visto che il Tempo sembra essere un tema costante delle Paskedine, un po’ di magia:
Pronostici:
PANTHERS-SKORPIONS
Fine settimana di pronostici che inizia solo apparentemente tranquillo. Normalmente potrei immaginare qualche insidia dietro questa partita, ma vista la difficoltà dei pronostici successivi, devo risparmiare energie. Bene i Panthers visti contro i conterranei e bene anche gli Skorpions visti a Bolzano.
Le due squadre, pur avendo iniziato male, hanno trovato modo di rimettersi in pari con sogni personali e aspettative del pubblico. Se quindi è tutto “nella norma”, impossibile non dare Parma favorita e passare con la testa ai prossimi pronostici.
GUELFI-DOLPHINS
Scherzando, ma non troppo: questo potrebbe essere un anticipo di Italian Bowl, impensabile anche solo due anni fa. Merito di entrambi i team, però dei Guelfi si sapeva, dei Dolphins si poteva solo azzardare, ma oggi quell’azzardo è realtà. Troppo belli per essere veri, i marchigiani visti contro i Ducks sembravano di un’altra categoria. Forse anche troppo, Ancona deve misurare un po’ le forze per fare più strada possibile. Sulla carta i Guelfi rimangono i favoriti, ma i Dolphins non partono come vittima sacrificale. Il vantaggio dei Viola a livello tecnico è fortemente ridimensionato dalle assenze, in mancanza di news ufficiali, diamo per scontate quelle di Briles e Fimiani, ad esempio. Head Coach e QB titolare, scusate se è poco. Sull’altra sideline, invece, Rotelli e Di Galbo presenti e più in forma che mai. I precedenti degli ultimi due anni sono stati sempre combattuti. Ci sono tutti gli elementi per un pronostico veramente difficile.
Penso che la distanza tra i due team si stia accorciando, ma non è ancora il momento delle sorprese, per questa volta la testa dice ancora Firenze, ma dei Dolphins si parlerà ancora tanto.
MASTINI-FROGS
Quella di Bolzano è una partita assolutamente inintelleggibile.
Due team che semplicemente non avrebbero dovuto essere qui, inteso sulla Paskedina.
Negli ultimi 10 anni il massimo raggiunto da entrambe sono state un paio di semifinali per i veronesi e una manciata di vittorie per i legnanesi, entrambe in Seconda Divisione, e qui si parla solo di Prima.
Come i due team siano arrivati qui è poco importante, bisogna invece capire che cosa siano oggi.
E io sinceramente non l’ho capito. E’ tutto fuorviante. A vederli da fuori sono tutti e due team numerosi, apparentemente ben assortiti, hanno un’immagine credibile, import, coaches di livello. Poi in campo, buio pesto.
Non trovo una logica nello svolgimento dei match giocati fin ora. Sconfitte abbastanza senza appello, eccezion fatta per Mastini-Skorpions da una parte e l’ultimo quarto dei Frogs contro i Guelfi dall’altra.
Veramente poco.
Per logica i Mastini dovrebbero essere più rodati, come esperienza in IFL e come squadra. I Frogs sono alla ricerca di un’identità, il blasone fa molto, ma non basta. Devo dire che il gruppo sembra esserci, ma è ancora acerbo. Data l’inesistenza del fattore campo, non posso contare nemmeno su quello.
Penso che alla fine mi affiderò a un mix di caso, sensazioni, simpatia, visioni mistiche e miraggi.
E’ davvero un’ultima spiaggia per i Mastini, il futuro potrà essere dei Frogs, ma il presente in questo senso deve ancora materializzarsi. Il cuore vorrebbe vedere una vittoria Frogs, la testa dice che potrebbe essere presto. In assenza di ulteriori indicazioni e termini di paragone, rimane al momento la distanza che è sempre esistita tra i due team. Mastini.
DUCKS-RHINOS
Roma-Milano è una sfida fin troppo scontata. Eppure nel football non è mai stata veramente significativa. Negli ’80 la Serie A, come si chiamava al tempo, ed era infinitamente più figo, aveva 24 squadre e gironi su base geografica, Roma e Milano erano lontane. Nei ’90 Roma, sponda Gladiatori, era fortissima, ma a Milano pasticciavano con nickname e cartellini. No, di fatto, la rivalità tra le due città vere e proprie è poco presente nel football. Ducks-Rhinos potrebbe rappresentarne una nascente.
Al momento le sfide sono 3-1 per i romani, con l’unica vittoria Rhinos che risale al 2018.
Post-2020 è dominio Ducks, dominio iniziato con un incredibile 63-62 al Vigorelli.
I Rhinos hanno sorpreso tutti con una partenza incredibile. Ma pesa il dubbio sul QB. Baughmann, che io sappia, si è rotto il tendine di Achille e quindi è out. Non ho letto di sostituzioni d’oltreoceano, presumo quindi parta starter Raven Phoenix Ines (sembra il nome di una fusione). Che non è niente male, ha esperienza e capacità. D’altra parte il QB laziale Albericci, tanto decisivo all’esordio, non è stato all’altezza delle aspettative ad Ancona.
In condizioni normali darei il vantaggio Rhinos, lo squilibrio di import e i numeri di Albericci mi fanno virare il pendolino su Roma.
Mai come questa volta la sensazione è che… Le Jeux son faits, rien ne va plus!