Se vi capita che qualche social vi proponga di rivedere dei cosiddetti “ricordi”, proponendovi vecchi post e vecchie foto, ignorate il suggerimento.
A me è successo di lasciarmi circuire, di andare a vederli e di sentirmi come Ebenezer Scrooge quando si fa accompagnare dal Fantasma dei Natali Passati.
Sono più o meno 13 anni, per fortuna prima non esistevano i social, e sono più o meno tutti ricordi di football.
Una delle sensazioni più profonde è data dal rivedere immagini di persone e di momenti che sai di aver vissuto, ma di cui non ricordi più nulla, se non di averlo fatto.
A me succedeva lo stesso con le partite che giocavo. Una volta fischiata la fine, tutto quello che era stato, veniva inghiottito dalla nebbia. Come se la parte razionale lasciasse spazio a quella istintiva, rimanendo soltanto qualche istantanea fatta di brevissime sensazioni, vuoi fisiche, una cascata, un boato del pubblico o l’odore dell’erba, vuoi emotive, orgoglio, affaticamento, amarezza, senso di appagamento.
Ma tutta la gestione di questi istinti e la conseguente rielaborazione razionale, perdute nel tempo, come lacrime nella pioggia.
Accade però che inciampi anche in una Paskedina del 2019, ultima di Regular Season, quasi come questa.
Sembrava scritta due mesi fa. Descrivevo la stessa situazione di mancanza di entusiasmo generalizzata, di dibattito assente, come se si fosse esaurita la spinta propulsiva. (citazione Berlingueriana non casuale, ciao Enrico).
Tutto sommato, bene. Siamo in stagnazione da anni, già da prima della Pandemia, diciamo che peggio di così non dovrebbe andare e anzi, se questo è il nostro minimo sindacale, tanto meglio.
Certo, qualche timore e qualche dubbio rimangono, e non solo a me.
Ecco un articolo che li esterna.
Si noti che McKenzie è inglese, i London Monarchs vennero fondati nel 1991 quando la Gran Bretagna era campione d’Europa a livello di Nazionale e di Club. Dieci anni dopo non esisteva più nulla.
Il lungo addio dei Seamen, pronti a salpare alla conquista del continente, apre il football italiano a scenari ignoti.
Faranno come Don Cristòbal Colòn e scopriranno nuovi mondi con relativi tesori che daranno il via a un Siglo de Oro del football italiano?
O faranno come i Vichinghi e a un certo punto smonteranno le tende e risaliranno sui Drakkar per abbandonare Vinland?
Un’altra cosa che sembra non cambiare è il risultato delle Paskedine, a fine Regular Season 2019 eravamo al 75%, e oggi siamo a 24 su 32. Questo grazie al 2 su 3 della scorsa settimana, o meglio, grazie ai Vipers che hanno deciso che per quest’anno andava bene così e che sarebbe stato ingiusto strafare, quindi, profilo basso.
Tutto regolare sugli altri campi, la distanza tra Ancona e Parma è giusta per il momento, Roma fatica un po’ troppo contro i Mastini, i quali avrebbero potuto essere davvero competitivi, se avessero avuto un QB per tutta la stagione.
Tutto considerato, la settimana trascorsa con le sue tante vittime illustri, i miei ricordi, il lungo addio dei Seamen e la citazione di Blade Runner, direi che la colonna sonora adeguata sia questa:
Pronostici:
WARRIORS-DUCKS
Senza ombra di dubbio la partita più interessante della settimana oltre che, ovviamente, la più difficile da pronosticare. Chi vince va ai playoff a discapito dell’altra. Partita a eliminazione diretta, ma da prospettive molto diverse. Fino a una settimana fa i Warriors e i playoff erano due mondi distanti, un campionato iniziato male e che si avviava a finire di conseguenza, prospettando l’ennesima ripartenza del cantiere Warriors, aperto da ormai 10 anni, come tra Asti Est e Asti Ovest. E invece, è bastato inventarsi Seymour QB per battere i Rhinos e rientrare in corsa per i playoff, complice il calendario che li vede giocarsela con la diretta rivale. Diretta rivale che, nonostante non abbia entusiasmato praticamente nessuno, da diverse stagioni gioca su livelli discreti, senza troppi lampi né positivi né negativi, portando sempre a casa la sufficienza. Sabato, tuttavia, ad entrambi i team sarà richiesto, per essere all’altezza delle loro aspettative, di dare qualcosa di più del solito. Questo vale in particolare per i Ducks che, se vincono, raggiungono e superano Ancona, guadagnandosi il diritto di giocare in casa la Wild-card, ma che se perdono, saranno fuori dai playoff per la prima volta nella loro giovanissima storia.
Non credo ci sia un pronostico razionale possibile, troppo equilibrio sulla carta e troppi fattori in grado di spezzarlo, soprattutto di quelli poco controllabili, infortuni, tensione, esperienza.
Per fortuna si giocherà di sera. In questa stagione dovrebbe essere il minimo sindacale, ma il football è controintuitivo. Ricordo la stessa partita, in condizioni simili di calendario e tensione, giocata un anno fa. La Lunetta ospitava un cineforum all’aperto (spero almeno che proiettassero la Corazzata Potemkin, per contrappasso) e i Warriors costretti a giocare in un campo di fortuna, con 18.000 gradi Farenheit di temperatura. Sono sempre stato duro ed esigente con i Warriors, ma bisogna anche riconoscere il merito, bravi.
Per coerenza con la stagione e con quanto detto fino ad ora il pronostico lo do a favore dei Romani, ma non per convinzione, per coerenza appunto. I Warriors devono cambiare per tornare forti e non possono correre il rischio di illudersi di essere sulla strada giusta, solo per avere vinto questa partita.
PANTHERS-MASTINI
Mi facevano notare alcuni amici che i Mastini sono ancora in corsa per i Playoff. In effetti battendo Parma e Seamen, se i Ducks battessero i Warriors, i Veronesi si ritroverebbero sesti a pari merito con i Vipers, record 3-5, ma scontro diretto a favore dei cagnacci. Ci vorrebbe almeno un QB americano però. I Mastini invece hanno dovuto farne a meno per tutta la stagione e hanno pagato caro. Impossibile pensare che Parma si distragga così tanto e così a lungo da perdere una partita fondamentale per il percorso verso la finale.
Leggo di un Tommy Monardi starter, me lo ricordo il ragazzo, è bravo, sotto tutti i punti di vista, fa piacere che il tempo non passi, ancora, troppo velocemente.
VIPERS-GUELFI
Partita cromaticamente meravigliosa e poco più. Belle squadre le due, davvero e bella anche la sfida tra Briles e Gis Nobile, al quale auguro un gran gran futuro. Futuro che passerà per il riuscire a gestire meglio un roster forse un po’ squilibrato, ma sicuramente pieno di talento come quello dei Modenesi i quali, non nascondiamocelo, potevano e dovevano far qualcosa di più. Magari perdere con i Panthers ma portare a casa le partite con Mastini e Rhinos, o magari anche vincerle tutte e tre.
Ci sarà tempo per rifarsi, ma quest’anno sembra essere agli sgoccioli per i modenesi che, pur arrivando a un traguardo storico, nelle ultime giornate hanno perso la capacità di sorprendere, almeno in termini positivi.
Certo molto dipenderà dalla partita della Lunetta. Una vittoria Ducks classificherebbe Modena sesta e la manderebbe a Firenze per il “ritorno” del match di questa domenica, una vittoria Warriors, invece, li porterebbe al quinto posto, prospettando la possibilità di un playoff contro i Dolphins, sicuramente più alla portata. Ecco, il destino dei Vipers passa solo relativamente per le loro mani e questo è ciò che accade ai team incompleti, di dover essere in balia di fattori non controllabili che inevitabilmente, prima o poi, ti presentano il conto.
Proprio perché Modena non è, ancora, padrona del proprio destino, ma Firenze si, il pronostico è tutto per i Viola, ai quali i Vipers avevano dato l’illusione di poter lottare per il secondo posto, ma poco cambia, l’importante è non arrivare quarti, per affrontare i Seamen c’è sempre tempo, anche se non ne rimane moltissimo, un mesetto e poco più.