LA PASKEDINA 2022 #1

by Simone Paschetto
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Questa potrebbe essere la rubrica più longeva della storia del football italiano. Credo i primi articoli fossero del 2017, forse 2016. La memoria inizia a confondersi, complici due anni strani che hanno dilatato lo spazio-tempo percepito, creando un buco nero per i ricordi, che hanno iniziato a spaghettificarsi.

In questi anni ci sono cose che sono cambiate e altre che non sono cambiate mai.
 Cambia spesso il cappello, IFL Mag, Beast Mode Football, Tutto Football Magazine, e cambiano i “Direttori”, Andrea Ghezzi, Simone Mingoli e Marco Masi (vi voglio bene). 
Non cambia mai il fatto che ci arrivi impreparato, senza sapere niente delle squadre e senza sapere cosa scrivere, con gli ultimi giorni che mancano al kick-off che iniziano a correre più veloci, come gli ultimi granelli di sabbia nella clessidra.
Non cambiano, o di poco e raramente, i protagonisti, specie quelli principali: Panthers, Panthers, Seamen, Panthers, Seamen, Seamen, Panthers, Rhin…Seamen, Panthers.
Cambia, ultimamente troppo spesso, il livello di gravità e tragicità del contesto e di risposta farsesca del football italiano, perché in Italia a Karl Marx rispondiamo con Ennio Flaiano.
Di questo passo l’Italian Bowl 2023 a Toledo, avrà come ospite al coin-toss un alieno, appena sbarcato dalla Galassia M83.
Wait.

Seriamente, va bene scherzare, ma scrivo, vivo, con un doppio nodo, stomaco-gola che, non so voi, ma a questo punto il dover pagare per lo straeaming della IFL, mi sembra davvero un non-problema.

Venendo all’oggetto della rubrica, la Prima Divisione, non si chiama più Prima Divisione e quindi possiamo finalmente iniziare a chiamarla così. Si, perché tra Campionato Nazionale, Serie A, Serie A1, Golden League, Italian League, Serie A, IFL, Prima Divisione, la nomenclatura è cambiata così spesso, che rimanere aggiornati è molto difficile. Appena il tempo di imparare un nome e te lo cambiano.
A questo giro, con un’abile mossa di marketing, si è resuscitata la IFL, probabimente per avvantaggiare quelli che erano rimasti indietro di due, che nel nostro ambiente, forgiato dalle cascate anni ’80, non sono pochi.

IFL, che significa all-in, vetrina, gran galà e il resto s’arrangia.
Però con un discreto accompagnamento mediatico.
Fu così nel 2008, quando nacque in direzione contraria a dove stava andando il football (il riferimento è lungo e noioso, prendetelo così) ed è così oggi, con una fuga in avanti di immagine e di roster che stacca di netto la seconda divisione o come si chiama oggi, con quello che ne resta.
Frase contorta per dire: Streaming a pagamento e football mercato fanno della IFL una competizione sempre più distante dalla Seconda Divisione che diventa un campionato a rischio, piccolo e poco attraente.
Ma attenzione, senza la seconda, la IFL non ha vita lunga.
Vedremo, incrociamo le dita. Certo sono mosse rischiose, passi lo streaming (basta che non mandiamo Pacelli dal Fuso di Ciampino che pensando di essere fuori onda urla in diretta intercontinentale: “Ahoooooò, ma ve ne volete annaaaaà?”), ma occhio al football mercato… che già dal nome fa un po’ ridere, poi tutte queste grafiche con scritto “SIGNED”… che avete firmato? Ci dite il valore dei contratti come in NFL?

Comunque, meno male che esistono le grafiche, c’è stato un via vai di grafiche, mi hanno aiutato a stare dietro agli spostamenti che sono stati tantissimi e che, in ogni caso, promettono un campionato con roster interessanti e adeguati.

Mi smarco il Power-ranking in poche righe. Panthers una spanna sopra. Hanno veramente rinforzato il roster come mai prima, confermato l’ottimo Diaco, il tutto vista del doppio impegno, italiano ed europeo sempre che di questo passo in Europa non riscopriamo l’antica arte del raderci al suolo per questioni relative a differenti gusti architettonici.
Nel caso, io sono per il Liberty/Art Nuveau di fine XIX sec. Inizio XX, tipo Domenech i Montaner, per capirci.
Sotto ci metterei Seamen e Guelfi. Milanesi in un’insolita versione “cresta bassa”, si affideranno in buona misura ai prodotti del proprio vivaio, ed è molto interessante, soprattutto in proiezione. Bene anche la scelta del coach europeo, magari non fanno sognare i tifosi sotto l’ombrellone, ma potrebbe essere l’inizio di un nuovo ciclo.
Viola da decifrare. Tanto vai e vieni da Firenze, l’incognita di Briles che non ho capito se è già andato, se rimane, se comunicherà solo via mail o se per contratto dovrà stare bendato in side line. C’è Fimiani, credo, e poi sono la squadra con il vento in poppa degli ultimi anni, fin che soffia.

Queste tre si giocheranno la finale, salvo improbabili sorprese.
Tra le sorprese metterei assolutamente Modena che si è mossa bene sul mercato di cui sopra, ha gente di esperienza in campo e fuori e viene da anni buoni, molto.
Roma in lotta per il solito posto in semifinale, ma senza Hazel, il che mi rende tristissimo.
Poi la banda dei secchi terribili di Ancona che anno dopo anno cresce e dimostra di poter risalire la china.
La coppia Rhinos e Warriors, due squadre storiche, l’ABC del football italiano, ultimamente molto arrugginite, ma molto molto. Non so cosa aspettarmi, Rhinos poca roba davvero, Warriors un pochino più dinamici, vedremo.
Infine ci sono i Mastini Verona, team che nonostante ci abbia provato con impegno, non è mai nemmeno riuscito ad arrivare in finale di Seconda Divisione. Si sono mossi tanto, è vero, ma è anche vero che si sono sempre mossi molto e che dovranno pagare il salto di livello. In ogni caso non li darei assolutamente per vittima sacrificale, anzi, potranno dare fastidio.

Quanto ai pronostici, come sempre, ci vorranno due o tre giornate per prendere le misure, quindi probabilmente le prime Paskedine (che nome orrendo) saranno spesso casuali e quindi sbagliate e quindi amen, chissenefrega, ma il mio ego mi chiedeva di mettere le mani avanti.

Pronostici:

GUELFI – PANTHERS

Ah, iniziamo bene, in virtù del discorso appena fatto. Ricordo un Panthers-Guelfi dello scorso anno che ebbe del mistico .
Ma l’anno scorso era l’anno scorso. Parma non scazza le prime. Parma lo scorso anno doveva settarsi sul suo coach nuovo, quest’anno, no. Guelfi che potranno dare filo da torcere, dovranno, ma credo che i problemi con l’HC non permetteranno ai viola di spuntarla, per quello c’è tempo fino a Giugno.
 PANTHERS

DOLPHINS – WARRIORS

E due. E io che ne so? Non conosco i roster, non li ho visti in allenamento, non ci sono notizie di amichevoli o filmati… qua vado davvero alla cieca. Ancona in casa è forte, ha buoni import. Se fossimo a metà campionato mi fiderei dei Warriors, ma non conoscendoli, da loro non so davvero cosa aspettarmi, potrebbero vincere 35-0 come non chiudere un down. Mi fido più dei secchi, i Soltana, i Rotelli e Petrilli.
E poi c’è Quattrone, che a noi Safety vecchio stile ci piace tanto tanto.
Per oggi è DOLPHINS.

DUCKS – SEAMEN

Questa è la più inquietante di tutte. Da un lato i Ducks non hanno mai vinto contro i Seamen, ma dagli schiaffoni dei primi anni il divario si è progressivamente ridotto, addirittura la semifinale di quest’estate l’han persa solo 8-0. Dall’altro i Seamen sono da dimostrare, il ricambio generazionale in corso è forte, ma quanto maturo? Hanno perso davvero pezzi importantissimi e poi hanno questa tendenza a partire malissimo. Sono davvero incerto. La sensazione è che per i Ducks potrebbe essere la volta buona.
Provo a stupirmi e do vincenti i Romani. Del resto con tutte le cose impensabili che stiamo vedendo, questa sarebbe una delle più leggere, forse.

Sono stato bravo e veloce, mi autocompiaccio, magari voi non sembrerà nulla, ma non era semplice riprendere il filo di tutto questo discorso, non in questo momento, godiamocelo comunque.


Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.

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