Perfetto per un football C_SI

by Fulvio Cavicchi
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Il campionato a 7 giocatori del CSI si sta rivelando
davvero adatto come serie di partenza per le nuove squadre

Era il 2017 quando l’idea di creare una lega di football a 7 giocatori ha permesso ad una squadra di partire, farsi conoscere nella sua città e quindi “sbocciare”. Gli Alligators Rovigo avevano giocato due “partite” amichevoli in primavera, ma erano davvero a corto di personale e per quanto sognassero di iscriversi alla III Divisione FIDAF che sarebbe partita a febbraio, ancora non ne avevano i numeri per poter anche solo sperare di presentarsi in campo a prenderne tante.

Commandos Brianza vs 82ers Napoli – Finale 7-League 2018 (ph.: Daniele La Monaca)

Ma Andrea Rusconi ed i suoi Commandos Brianza abbero la giusta idea di accordarsi col comitato di Lecco del Centro Sportivo Italiano per provare a creare un torneo dalla taglia davvero perfetta per chi era all’inizio come Rovigo ed i Bears Alessandria. E giocando in quel campionato altri ragazzi si sono aggiunti al roster dei polesani, che solo grazie alla pubblicità dei risultati nella 7-League sono poi davvero riusciti ad iscriversi al campionato FIDAF di qualche mese dopo.
Si è appena conclusa la quinta stagione (in realtà la quarta giocata, dato che nel 2020 fu tutto fermato dalla pandemia quando si era pronti per partire), e da tre squadre di tre regioni differenti e oltre 300 km di distanza di strada tra i vertici si è arrivati oggi ad avere 13 formazioni in azione, divise in due conference e quattro gironi. Segno che di strada se ne è percorsa parecchia e pare che la crescita non sia ancora finita.

Cocai Terraferma vs Vikings Cavallermaggiore (ph.: Daniele La Monaca)

Ma perché il Football a 7 giocatori sarebbe così funzionale per l’Italia, al punto da arrivare ad avere più team in azione di quanti ce ne siano in Italia che giocano con 11 giocatori in campo senza stranieri? Non vi è alcun dubbio che il vero gridiron sia quello con un numero di caschi in campo per parte in doppia cifra, nessuno osa pensare diversamente; però siamo anche tutti coscienti che reperire le finanze sia estremamente difficile nel nostro paese per chi non prende a pedate un pallone buttandosi per terra fingendo dolori lancinanti; quindi pagare l’impianto sportivo (le cui spese di luce sono terribilmente aumentate questo autunno) e vestire tanti giocatori è un vero buco senza fondo per le tasche dei pochi e disperatamente appassionati dirigenti.
Ma poi anche solo trovare 30 e più giocatori è un vero delirio, soprattutto in città che non hanno la cultura del football e dove ancora ti senti rispondere “Ah, perché si gioca anche qui il rugby americano?” dopo più di 40 anni da quando è volato il primo pallone.

La 7-League è più semplice da organizzare, dato che servono meno giocatori ed è anche più sopportabile fare il doppio ruolo dato che non ci sono special team (il punt è l’unico presente e non è ritornabile); il campo è più piccolo e ne basta uno da calcio a 7/8 giocatori (quindi più facile da trovare e meno costoso) e non ha nemmeno bisogno delle porte, quindi non serve che ci siano pali; ed i costi di iscrizione e arbitraggio sono bassi e quindi sostenibili anche da chi è senza sponsor e mecenati. In più l’organizzazione è volutamente disponibile ed accomodante, pronta a correggere in corsa gli errori di gioventù dei nuovi dirigenti senza esperienza.

Vikings Cavallermaggiore – Campioni 7 League 2019 (ph.: Daniele La Monaca)

Ma alla fine quello che dimostra l’efficacia del sistema è l’elenco di nuove squadre che hanno potuto giocare. Alcune esistono ancora oggi. mentre altre si sono perse, ma comunque la 7-League ha permesso di iniziare a:

Un elenco così lungo dimostra quanto sia intelligente e funzionale questo formato, che decisamente merita di guadagnare il rispetto che solo una titolazione di IV Divisione italiana può assegnargli.

A patto che venga sempre gestita da Andrea Rusconi e dal CSI, che hanno dimostrato di avere un modo di fare perfetto per aiutare chi è davvero all’inizio e non sa fare le cose. Perché mettere gli obblighi, i divieti, gli aut-aut, i limiti temporali inamovibili sarebbe davvero controproducente e non “accogliente” come invece deve essere una serie ufficialmente deputata ad accogliere gli interessati ma inesperti.
Il Football Americano in Italia ha prima di tutto bisogno di espandersi, di agguantare gente e nuove città. Perché le fusioni con l’obiettivo di vincere davanti ad una tribuna con solo la mamma, la fidanzata ed il cugino non servono a nulla se non per accrescere il proprio ego, mentre per il nostro sport è chiave oggi essere sempre di più per diventare interessanti commercialmente.
Poi per migliorare il livello c’è sempre tempo, e comunque la vittoria dell’Europeo in autunno ha dimostrato che la qualità del gioco italiano è sicuramente già accresciuta in qualità.

Steel Bucks Caserta (ph.: Daniele La Monaca)

Ora serve aumentare la gente appassionata che vada a supportare il Blue Team sugli spalti. E per farlo la chiave è diffondere la passione per la palla ovale “in salsa americana”. Come la 7-League del Csi sta facendo perfettamente.
(infatti alla finale di Firenze c’erano i ragazzi degli sconosciuti Lupi Siena, ancora un altra medaglia in arrivo per la bacheca di Rusconi?).

Alligators Rovigo vs Commandos Brianza – Finale 7 League 2017 (ph.: Ambrogio Bonfanti)

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