AL VIA LA ELF, CONOSCIAMO GIACOMO PRATI, ITALIANO A ROSTER CON I BARCELONA DRAGONS

by Simone Paschetto
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Finalmente, dopo mesi di attesa e curiosità, dubbi, colpi di scena, qualche timore e un po’ di freddezza , questo fine settimana un kick off liberatorio sublimerà l’attesa e tra le protagoniste ci sarà “La squadra professionistica di football del Sud Europa” per citare Vicenç Rodriguez ex Tight-End ai tempi della NFL Europe, i Barcelona Dragons di Bart Iaccarino, team reincarnazione di quello che in Spagna è un vero e proprio mito.


Sabato 19, infatti, inizia la ELF, la European League of Football, e ad aprire la stagione saranno proprio i Barcelona Dragons contro gli Stuttgart Surge, al Municipal de Reus, impianto-gioiellino perfetto per il football, europeo.



Estadi Municipal de Reus, la casa dei Dragons, in preparazione per il kick off della ELF

Dragons e Surge, due nickname “storici”, vengono dalla WLAF, che danno la misura di quanto possa essere interessante questa partita e questa Lega, privata sì, ma con un evidente legame con la NFL. 

Impossibile non far correre la mente al progetto di superlega europea di calcio, alla reazione della federazione continentale e dell’opinione pubblica e, pur con tutte le enormi differenze del caso, non registrare l’apparente indifferenza della IFAF Europe e di parte degli addetti ai lavori nei confronti della ELF.


Adam Rita HC dei Dragons


A giudicare dai risultati delle prime giornate di GFL (Frankfurt Universe gemelli saccheggiati dei Frankfurt Galaxy di ELF, sconfitti 0-72 e 0-83) questa indifferenza prima o poi dovrà venire meno.

Io le antenne su ELF ho iniziato a sintonizzarle da un po’ di tempo, dal giorno 1 dei nuovi Dragons, e devo dire che le vibrazioni che vengono dal Mediterraneo sembrano buone, anche se tutto il resto rimane abbastanza misterioso.


Tra le tante curiosità, anche quella che riguarda Giacomo Prati, il LB/DE a roster con i Catalani, uno dei tanti giocatori di football italiani in giro per il mondo. Deciso a saperne di più in vista dell’esordio di Sabato, ho contattato l’ufficio stampa dei Dragons e in meno di 36h, con puntualità britannica Giacomo appare sullo schermo.


Giacomo Prati

Giacomo Prati


24 anni, 1.90 per 110kg, Giacomo nasce a Monza, ma ci rimane poco, il papà è veterinario e si sposta per lavoro e tutta la famiglia Prati lo segue, prima a Lanciano e poi, nel 2006 in Inghilterra, a Northampton. Certo, penso che dev’essere stato duro il salto dalla provincia abruzzese alle East Midlands: “Sinceramente posso dirti che in realtà per me è stato molto semplice, sin da piccolo sono stato abituato a spostarmi per cui per me era abbastanza naturale, adesso sono in Spagna” ride e aggiunge “merito della mia famiglia che non mi ha mai fatto mancare nulla”, si percepisce subito che Giacomo è un family man, quando parla di loro, mamma, papà, fratelli o nipoti, si illumina, loro lo sostengono sempre ed è la famiglia a spingerlo a fare sport. Il ragazzo non è troppo convinto, prova calcio e rugby senza trovare una propria dimensione “figurati che del rugby non mi piaceva il contatto” poi, come sempre in queste storie, arriva l’incontro giusto. Gli agenti del destino sono due studenti dell’Università di Plymouth che giocano nei locali Blitz, campionato college, Giacomo fa una prova e rimane incantato “appena ho messo il casco ho visto il mondo da un’altra prospettiva, è stato amore a prima vista”.


Giacomo nei Blitz

Giacomo nei Blitz


Mi ha sempre incuriosito il campionato universitario inglese, ha moltissime squadre, ma com’è il livello? “Basso, c’è poco da dire, il football, tanto a livello college quanto nelle categorie inferiori a livello senior, ha una valenza sociale, di aggregazione, ma a me è sempre interessato solo l’aspetto sportivo”.

E’ un peccato penso, la Gran Bretagna ha dominato il panorama europeo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, sia con la nazionale (Campione d’Europa nel 1989 e 1991) che a livello di club (Manchester Spartans campioni d’Europa 1990 e London Olympians nel 1993 e 1994), come si spiega questa involuzione?

Come dicevo, per molti conta soprattutto l’aspetto della socialità legata al football, in generale posso dire che le strutture e finanziamenti per il football sono molto bassi e il livello generale ne risente, poi ci sono delle gemme sparse, come i London Warriors, che hanno strutture e organizzazione di alto livello e i risultati sono conseguenti”.

Poco interessato alla socialità, Giacomo inizia a muoversi alla ricerca di football di qualità, dopo i Plymouth Blitz passa ai Torbay Trojans, in seconda divisione senior, ma il livello è ancora insoddisfacente, mentre Giacomo inizia a sognare in grande, vuole fare del football la propria vita diventando un Pro, ma la strada è lunga e in salita, il sogno americano sfuma causa sua ineleggibilità per la NCAA e la vita bussa alla porta sotto forma di un’offerta molto allettante, lavorare nell’amministrazione di una catena di hotel di lusso a Dubai. Giacomo ci pensa, l’opportunità è davvero unica, gratificante e in linea coi suoi studi di Business Administration, ma ormai ha solo il football in testa e vuole inseguire il suo sogno “ne ho parlato con i miei genitori, ho spiegato loro che il football era quello che volevo fare e che volevo avere ancora un’opportunità, che se non avessi colto, mi avrebbe lasciato dei rimorsi” e, ancora una volta, la famiglia Prati è con Giacomo al 100%.

Giacomo con la maglia della Bristol Academy

Giacomo con la maglia della Bristol Academy



Ineleggibile per la NCAA, decide di iscriversi all’università di Bristol, con un buon programma di football, la Bristol Academy, ma si iscrive quasi allo scadere del termine e non ha, letteralmente, un posto dove stare: “ma lo volevo più di tutto, a qualsiasi costo, avevo scelto l’Università, avevo scelto Bristol e volevo giocare a football, non mi avrebbe fermato niente”, passa la prima notte in macchina, poi è ospitato sul divano da due ragazzi appena conosciuti, futuri compagni di squadra, ed entra a far parte del college e del suo team di football. Qui conosce Ben Harrod, coach del team universitario e anche dei Bristol Atzecs, team di senior league in cui Giacomo entrerà a far parte.

Ormai l’Inghilterra inizia a stargli stretta e nell’autunno del 2019 partecipa al Breakthrough Camp dove entra in contatto con i Munich Cowboys, i Frankfurt Universe, Shuan Fatah e… Marco Mutti, c’è un interessamento dei Seamen, ma Giacomo è di scuola inglese e come tale, considerato un import a tutti gli effetti e quindi non se ne fa nulla. In realtà non se ne fa nulla nemmeno di GFL, causa pandemia e anche il passaggio ai Calanda Broncos rimane sono sulla carta “ma non mi sono perso d’animo, ho continuato a cercare su Europlayers fino a quando, verso la fine del 2020, mi imbatto in questi Barcelona Gladiators (i futuri Dragons NDR) ho preso contatto e fatto un colloquio con Bart, mi sono trovato subito benissimo, abbiamo raggiunto un accordo e sono entrato a far parte del progetto”.
Cosa ne pensa Giacomo della ELF? “Vedo molto bene la Lega e penso possa avere un grande futuro, ho conosciuto il Commissioner, Patrick Esume e mi ha entusiasmato, stanno creando un grande prodotto, qualcosa di unico nel panorama europeo, con grandi sponsor, accordi con canali televisivi e programmi a lungo termine, sono entusiasta”, direi più che comprensibile per chi ha il sogno di giocare a football come professionista, “E i Dragons?” gli chiedo “cosa pensi del vostro campionato?”, risponde sicurissimo di sé: “penso che tutti ci diano per spacciati e pensino che siamo la squadra materasso, perché non abbiamo una storia recente, perché siamo in Spagna e pensano che siamo tutti piccoli e poco competitivi con i tedeschi, ma si sbagliano di grosso, ci stiamo allenando tantissimo, abbiamo un coaching staff di alto livello, Coach Rita ha esperienza e carisma da vendere e poi abbiamo un’orgranizzazione incredibile, sono sicuro che sapremo sorprendere tutti”, mi fa piacere sentirlo, è un po’ la mia sensazione, i Dragons stanno facendo un ottimo lavoro e negli anni di passi falsi dei tedeschi, per troppa sicurezza, ne ho visti parecchi, l’attesa ormai è finita, manca pochissimo.



Prima di salutarci vorrei chiedere a Giacomo se un giorno lo vedremo in Italia, ma è chiaro che se l’obiettivo è il professionismo, tra ELF, combine CFL e sogni di NFL, l’Italia non è proprio nei suoi piani: “non si può mai dire per carità…” no, ma tranquillo Giacomo, ti capisco perfettamente e, visti i tuoi sogni, non te lo auguro, goditi i Dragons, il futuro è una pagina bianca da scrivere.


I Dragons all'ultima uscita prima del kick-off della ELF

I Dragons all’ultima uscita prima del kick-off della ELF






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