Andrea Mirenda è stato visto in Piazza Aspromonte comprando 400€ di figurine dei Seamen.
Scusate, ma era una doverosa comunicazione di servizio.
Carissimi membri della famiglia del football, bentornati a un nuovo, radioso e glorioso appuntamento con la rubrica di pronostici più longeva e dal nome più discutibile della storia del football americano italiano.
Scrivere i pronostici è solo apparentemente un esercizio di poco conto, in realtà provoca un’ansia da prestazione notevole e finisco per diventare tifoso di me stesso. Sotto questa prospettiva è facile immaginare il livello di tensione che ha caratterizzato quest’ultimo weekend, con il culmine della domenica.
Sabato 24, alle 18, in diretta dalla Lunetta, inizia il tranquillo weekend di paura.
Avevo un programma formidabile: subito in postazione: tuta, felpone dei Mastini (Ivrea), familiare di Peroni gelata, tavolinetto, tifo indiavolato per me stesso e streaming libero. E sull’ultimo punto iniziano i problemi. Ho una preferenza per Youtube, ormai minacciata da un certo Twitch, il primo lo vedo sul televisore, il secondo sullo smartphone, il primo lo conosco, il secondo no e nemmeno sono interessato, lo trovo macchinoso e limitato, ma sta prendendo piede.
E quindi, pronti via e la voce di Massimo Terracina mi manda subito in confusione con allucinazioni a sfondo mistico tanto che, in un deja-vù anni ’80-’90, mi sembra di vedere Marco Lucchini seduto a fianco a me.
Faccio zapping compulsivo tra Bologna e Ancona, tra Ancona e Bologna. Sembro un pendolare.
A un certo punto, tutto sembra scorrere liscio per la Paskedina, le due milanesi hanno ampio margine, cala la tensione, arriva l’intervallo e mi distraggo. Sono abbastanza tranquillo, mi avvio a un due su due che mi permetterebbe di affrontare la Domenica in relax.
Illuso.
Passato abbondantemente l’intervallo, seppur rilassato, spinto dal detto russo “fidati, ma verifica” riapro il link di Game Day.
I Dolphins si sono rifatti sotto e il Qb dei Rhinos è Raven Phoenix Ines (potevano chiamarlo anche Doves e poi l’associazione coi pennuti del football della provincia bolognese era totale), Sharshes (si scrive così?) è scomparso dal campo e non vedo nemmeno il #7 dei Rhinos, filotto.
Le azioni della Paskedina sono in picchiata e come e come non è, i Dolphins rimontano, passano in vantaggio, resistono all’assalto dei Rhinos all blue, resistono anche all’ultimo Field Goal (o parvenza di esso a dire il vero tutt’altro che irresistibile, una sorta di rigore a cucchiaio per cui “ciabattata” sarebbe la definizione tecnica precisa) e vincono.
Ah.
“Va bene”, penso, del resto avevo pronosticato che avrei sbagliato un pronostico. Dovrò tifare Panthers la Domenica.
Siamo solo all’inizio e la Domenica si preannuncia calda, molto calda.
E’il 25 Aprile, giornata a me cara, ma sono di nuovo tesissimo, devono vincere i Panthers, nel frattempo l’Inter gioca a Verona, Mussolini è in fuga coi tedeschi, insomma sto lottando su più fronti, le notizie si susseguono e inizio a perdere il controllo della situazione.
La partita di Parma inizia alle 15, ma io alle 14.25 sono già collegato con un campo da qualche parte tra Bollate e Rescaldina, c’è Frogs – Lions, 18 campionati italiani e 4 Coppe dei campioni in due.
Sono un appassionato di Storia, ma, per rimanere in tema, qui è come andare a cercare i resti del Bunker di Hitler, ci trovi solo un parcheggio.
Ingannata l’attesa mi collego con Parma…su Youtube! Che gioia, penso, il maledetto Twitch verrà sconfitto.
Tempo di pensarlo e Youtube si blocca. Maledetto Twitch, allora a noi due, ma nulla, si caca sotto e si blocca anche lui. Cerco di tornare alla partita delle nobili decadute, ma il link è scomparso da Gameday, non tornerà più.
Da Parma buio e silenzio, Mussolini è introvabile e l’Inter inchiodata sullo 0-0.
Non so cosa guardare, provo il link dei Briganti, ma senza “o’ pezzott’” non funziona, mi collego con Catania, i simpatici Achei stanno facendo la fine dei loro antenati, zapping su Imola, c’è di nuovo Massimo Terracina, ricompare la visione di Marco Lucchini, parte un video salvato da Youtube, in diretta dallo Stadio Mari di Legnano, è Frogs – Crusaders, finale di Coppa dei Campioni 1989.
I Frogs sono incredibilmente sotto, 2 minutes warning, Crusaders in attacco sulle 20 offensive, Pino Liguori si è appena fatto espellere per aver spintonato il Ref, Frasco e il presidentissimo delle rane il Prof. Ulrico Lucarelli sono incazzati neri, Ginger prova a calmare tutti, Fimiani (Andrea, non papà Ercole) è incontenibile, vengo a conoscenza dell’esistenza di Cosimo Casati, i Guelfi lanciano e corrono, Fort placca che è uno spettacolo, la difesa dei Panthers placca con l’intensità di un dummy, la Paskedina rasenta il bluff, L’Inter è inchiodata sullo 0-0 e il CLN non sa che pesci prendere…TD su Kick Off Return di Casati!
Sono ormai nel pallone più totale, naso, nuca, tibia di Antognoni, naso, schienata paurosa del portiere inglese Mc Kinley!
Ed è a quel punto che vedo San Pietro sulla Goal Post che attraverso la voce dell’On. Gianantonio Arnoldi, Presidente della FIAF, annuncia che la tragedia sta per finire.
Aldo dice 26 x 1.
Aldo dice 26 x 1.
“Scusa interrompo da San Siro, al 77° l’Inter si è portata in vantaggio, gol di Matteo Darmian, ancora lui, su assist di Hakimi”
Palla gol dei Guelfi a tempo scaduto…fuori!!
TOH KEMPES, PARATO!!
Overtime a Parma.
Mi ricollego con Legnano, set, hut, Paul Troth fa fumble, Luca Bellora, molto ringiovanito, lo ricopre, palla a Whitehouse, Lancio di Frasco, riceve Eros Roncaia…TD!!
Gli ottomila del Mari esplodono, Frogs in vantaggio a 30” dalla fine!!
Td Parma, occhio al kick-off return dei Crusaders…fermato a 25yds dal TD con 25 secondi da giocare, ma intanto finisce a San Siro, L’Inter ha vinto, hail mary di Amsterdam…intercettato da Castellanza, finisce a Legnano, Frogs campioni d’Europa, Massimo Terracina paragona la gioia del Mari al Samba, i Guelfi vengono fermati, finisce a Parma, i Panthers vincono, la Paskedina è salva, Valerio chiama Pertini, lo abbiamo arrestato, l’Italia è liberata, la guerra è finita, la domenica anche.
Devo iniziare a prendermi meno sul serio.
Novecentosettantatre parole per dire, semplicemente, che ho fatto 2 su 3, come avevo previsto, portandomi, nel totale, a 6 su 9, un discreto 66%.
Immaginavo di poter sbagliare il risultato di Parma e invece ho sbagliato quello di Ancona, match che merita due parole, in quanto il post partita ha smosso un pochino il torpore della platea di tifosi.
Si perché, come mi faceva notare Kiwi, la mia gatta, fino a che i Rhinos avevano Rescigno e Scharsh (si scrive così?) i Rhinos erano avantissimo, poi è iniziata la rimonta.
Sia chiaro…è football, succede, approfittarne è doveroso, ma fingere che tutto ciò sia ininfluente e dimenticarsi di raccontarlo, ecco, proprio no.
Io stimo i Dolphins, dal 1983 sempre in pista, dagli anni 90 stabilmente ai vertici del football, difendendo un modo di fare e un’identità, seppur lontani dal baricentro del football.
Ecco perché questi “trucchetti” mi fanno veramente incazzare.
Ma davvero ci facciamo così fessi da berci la storia della remuntada figlia di un discorso alla Al Pacino negli spogliatoi?
Seriously?
Ma davvero se lo si fa notare è invidia o pregiudizio?
Siete meglio, molto meglio di così.
Mi ricorda un po’ quel dirigente che vantava con gli sponsor il suo essere campione d’Italia di football americano, senza specificare che fosse il Cif9. O quel compagno di squadra che voleva tenere segreta la positività al doping di un collega di Roster, perché tanto la notizia mica esce urbi et orbi il giorno dopo, ma va’, figurati.
O, ancora, quel coach che cambiava i numeri maglia dei RB a ogni partita, per disorientare le difese avversarie.
Poi però non prendiamo in giro i santoni al seguito delle nazionali in Coppa d’Africa.
Anni e anni a sperare di fare il grande salto di pubblico e attenzione mediatica…e poi, se capita, ce la giochiamo tipo Totò e Peppino?
E dai.
Altro lato della medaglia della polemica, l’intervento del DOC dei Dolphins che avrebbe tenuto fuori Killani.
Certo i medici sono molto apprensivi, è vero.
Una volta vennero i Corsari Palermo a Torino, erano dei semisconosciuti e si pensava a una passeggiata. Massimo Martinetti aveva fissato la partita di giorno perché era Marzo e “di sera farà freddo”. Vero, però di giorno faceva caldo…molto caldo e questi erano anche forti, soprattutto in difesa c’era un #3, un certo Gianmarco Percoraro, che faceva i danni. A un certo punto si fa male, esce, il nostro “dottorino” lo visita, poi torna in sideline: “Doc, com’è messo?” “Quello non vede il campo per qualche settimana!”
L’azione dopo rientrava zoppicante e intercettava.
Ma il caso di Sabato ad Ancona è un po’ diverso. A parte che dell’assenza del #7 potremmo non accorgercene per drive interi, ma una commozione cerebrale è un affare un po’ più serio e, in ogni caso, se si pensa a un medico, per capire come si comporta bastano tre parole: Giuramento di Ippocrate.
Vediamo di non farci riconoscere.
Siete ancora qui?
Si?
E allora andiamo di pronostici, pronostici come piovesse.
Pronostici:
GUELFI-WARRIORS
Il derby della variante di valico. Entrambe le squadre sono come la rete autostradale: lavori in corso.
La provocazione sull’attacco dei Guelfi ha funzionato, da che non sapevo come potessero segnare a un campionario di corse, lanci, option, scramble, screen, kick off return, on side kick… che se i viola avessero anche un Kicker, parleremmo di campionato apertissimo.
Bologna male, non malissimo, coi Seamen, ma qui il cantiere è più complesso c’è tanto da fare e il tempo stringe. Forse non sarà una partita da overtime, ma nemmeno da mercy rule, penso sarà anche divertente, lo è l’attacco guerriero, ma alla fine tra Barberino e Sasso Marconi rimarranno imbottigliati i Warriors.
Vittoria Guelfi.
SEAMEN-DOLPHINS
Partita dall’esito apparentemente scontato, non tanto per colpa dei Dolphins, quanto per merito dei Seamen. Con Bologna i Milanesi hanno fatto vedere di essere ancora i Re della Collina. Troppe opzioni per i Milanesi e troppo talento perché i giovani marchigiani (molto interessanti e promettenti) riescano ad arginarlo. Ma se il segno in Paskedina è scontato, lo è meno il come prenderà forma.
La partita serve a valutare l’effettiva consistenza del boom anconetano, bolla o miracolo?
Sabato la risposta, in funzione del modo in cui i Seamen costruiranno la loro vittoria.
RHINOS-DUCKS
Ahia.
Partita ad alto contenuto tragico, chi perde è praticamente fuori dalla lotta playoff.
Se per Roma questo è abbastanza conseguente rispetto a quanto visto fin’ora, per i Rhinos si tratta di un’inversione a U rispetto alle attese di soltanto una settimana addietro.
Sulla partita, e sul pronostico, pesa come un macigno l’incognita della presenza di Rescigno e Sharsh (si scrive così?). Se i due saranno in campo e in grado di giocare, l’ago penderà nettamente dal lato Rhinos, in caso contrario, lo spiraglio dei Ducks potrebbe diventare una voragine.
In entrambi i casi conterà molto la motivazione. Per carattere e tempistiche questo fattore gioca a favore dei romani. Sanno, da almeno due settimane, di dover dare tutto e hanno la gente per farlo. I Rhinos si trovano in questa condizione in modo abbastanza inatteso e da meno tempo e poi sono una squadra molto giovane, devono dimostrare carattere, quello che non è emerso del tutto nel secondo tempo di Ancona, ancora sotto shock.
Potrei giocarmi una doppia, ma non è da me, il campo ci ha insegnato ad assumerci la responsabilità.
Poi leggendo Mirenda, detto “lo Scanzi dello sferoide prolato” ho intuito un Rescigno out.
Mi piace il piccante e voglio speziare un po’ questo campionato già bello saporito di suo.
A grande sorpresa, dico Ducks (ricordiamolo, la pronuncia corretta è DAX).
Millenocentoventi parole, per gli amanti delle statistiche.
Ce n’è abbastanza per chiuderla qui e goderci il fine settimana di football, con un po’ meno di ansia per favore, il mio cuore vi ringrazierà.